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Ecomondo, lo sviluppo sostenibile in fiera a Rimini

Dal 9 al 12 novembre si tiene alla Fiera di Rimini la 15° edizione di Ecomondo: salone internazionale del recupero di materia ed energia e dello sviluppo sostenibile. All’interno della manifestazione, il 10 novembre alle ore 15, Ecopneus promuove un convegno per tracciare un primo bilancio dalla partenza del sistema di raccolta e recupero dei pneumatici fuori uso. Il responsabile del settore ambiente Uisp, Santino Cannavò, illustrerà il progetto Uisp-Ecopneus rivolto a 20.000 dirigenti e opinion leaders del settore sportivo.
Abbiamo chiesto a Santino Cannavò di anticiparci i contenuti del suo intervento al convegno.
“Nel mio intervento cercherò di chiarire perché lo sport può interessarsi al riciclo. Il motivo fondamentale - afferma Santino cannavò - è che stiamo parlando di argomenti che sono responsabilità collettiva, non solo dello sport, ma di tutti i settori della società. Per anni abbiamo condotto una politica dell’utilizzo di materie prime e fonti energetiche senza pensare che potessero finire. Il sistema di produzione ha modificato gli usi e costumi della società occidentale e determinato il nostro modello economico. Un modello che, però, è contro i limiti di sostenibilità della terra: ci ha regalato rifiuti di qualsiasi tipo che, legati all’aumento demografico, ai problemi sociali e ambientali e alla crisi economica, ci portano a superare la soglia di resistenza del sistema".

"Per questo, da cittadini e da sportivi, siamo interessati ad un ragionamento sull’uso ponderato della materia, sulle fonti di energie rinnovabili, perché parta un nuovo processo coerente con l’ecosistema: in natura non c’è rifiuto, tutto diventa risorsa. Il ciclo produttivo deve essere più coerente: una produzione che pensa a non creare rifiuti, riutilizzare o rendere riciclabile il prodotto. Il rifiuto deve rientrare nel ciclo di produzione e tornare ad essere risorsa”.

“Questo intervento non è riconducibile solo ai governi - conclude Cannavò - ma a tutti i settori della società, incluso quello dello sport. Anche noi ci siamo mossi con lo stesso spirito nella nostra riflessione interna, mirando ad una trasformazione da sport energivoro a sport sostenibile, con i nostri studi sull’impatto ambientale delle manifestazioni. Ci affianchiamo alla campagna perchè vogliamo aumentare le sinergie con altri consorzi che riciclano materie, per stimolare la domanda di prodotti riciclati. I numeri dello sport sono alti, 34 milioni di italiani svolgono pratica sportiva, il movimento dello sport è pervasivo all’interno della società, se lo sport si mette alla testa di questa battaglia può entrare molto a fondo nella società. Vogliamo trasmettere il messaggio che lo sport deve essere il più coerente possibile con i temi ambientali, con un’opera di sensibilizzazione che parta da una maggiore conoscenza dei processi naturali”.

(E.F.)